Lo studio di Laura Carullo, studentessa IUAV, racconta Forneria Veneziana dal punto di vista delle comunicazioni visive e multimediali.
Forse conosci i nostri prodotti senza glutine preparati con materie prime certificate in uno stabilimento che lavora esclusivamente il senza glutine, garantendo l’impossibilità di una contaminazione accidentale.
Ma oltre a capacità tecniche e garanzie di sicurezza alimentare all’avanguardia, Forneria Veneziana si ispira da sempre ai valori della tradizione artigiana utilizzando impasti a base di burro e uova intere, oli pregiati e farine naturalmente senza glutine, evitando i grassi idrogenati e limitando quando possibile gli zuccheri.
Una bontà d’altri tempi, legata a doppio filo con la città di Venezia, con la sua estetica romantica tradizionale e l’alta sapienza artigiana che l’ha contraddistinta nei secoli. Un mix di tradizione e modernità che è il cuore e il motore di Forneria Veneziana, azienda che non rinuncia alla qualità dei veri ingredienti alla riscoperta della genunità di una volta, con la volontà di garantire un prodotto innovativo, in linea con le particolari esigenze alimentari di celiaci, intolleranti al glutine, al lattosio e vegani.
Fieri e contenti di poter collaborare con giovani studenti interessati a esplorare il mondo produttivo della nostra area, abbiamo messo a disposizione di Laura le informazioni necessarie per permetterle di tracciare i legami tra Forneria Veneziana e la storia della nostra città lagunare, storicamente legata all’universo dolciario.
Secondo Laura Carullo il concept di Forneria Veneziana si snoda attorno a tre concetti principali: la dolce Venezia, l’unicità e la trasparenza.
La dolce Venezia
Forse non tutti sanno che la tradizione de La Serenissima è strettamente legata all’ingrediente fondamentale di tutti i dolci: lo zucchero. Grazie al suo ruolo centrale nel commercio dello zucchero, dal 1330 in poi la produzione dolciaria in Europa ebbe uno sviluppo senza precedenti, mentre nella Venezia del XV si producevano gelatine, zucche candite, biscotti e confetti in grande quantità, con un ruolo primario nella vita sociale dei suoi abitanti.
Non è un caso che le tavole dei banchetti, eventi di grande rilievo pubblico, fossero imbandite di “trionfi” (sculture effimere di zucchero) e che venisse distribuito agli ospiti il “sacchetis venetis”, un sacchetto di mussola ripieno di confetti.
Oggi, come allora, Venezia esprime parte della sua storia e del suo lusso intrinseco attraverso la tradizione dolciaria, ancora molto viva e riconosciuta in tutta Italia e all’estero. Di centrale importanza, ai giorni nostri, sono i biscotti tipici come i zaeti, che Forneria Veneziana produce, in versione senza glutine e artigianalmente, con farina di mais, burro, zucchero e margarina vegetale senza grassi idrogenati. Un omaggio alla dolce Venezia, fonte d’ispirazione costante per la nostra azienda.
Unicità
Cosa significa essere unici per Forneria Veneziana? Certamente, questo ha a che fare con l’artigianalità e l’estrema cura nella scelta degli ingredienti. Ma come sostiene Laura Carullo nel suo lavoro: “L’unicità del cibo può dunque rimandare al suo essere naturale, autentico, superiore rispetto ad un altro, sia per i suoi ingredienti, che per la produzione, che per il modo in cui viene presentato. Il cibo così inteso può suggerire anche il fatto in casa, dove l’artigianalità incontra la familiarità”.
A Venezia l’unicità è legata al biscotto, come si riscontra nella sue ricette tradizionali, ed è proprio al biscotto che Forneria Veneziana è particolarmente affezionata. Basta dare un’occhiata alla sezione del nostro sito dedicata: dai tipici zaeti fino ai biscotti monoporzione vegani e senza glutine, passando per i pasticcini assortiti, questa è una vera e propria passione per l’unicità! Ma “unicità” significa anche “trasparenza”, per più di un motivo…
Trasparenza
Trasparenza, per noi di Forneria Veneziana non è solamente un modo di confezionare i prodotti che li rende protagonisti assoluti, è anche una garanzia per il consumatore di corrispondenza tra l’immagine comunicata e la realtà. Come sottolinea lo studio di Laura Carullo:”Essa si manifesta nei confronti del consumatore, che può essere informato all’atto dell’acquisto mediante l’utilizzo di etichette apposte sui prodotti in commercio, in cui venga indicata la provenienza (tracciabilità), le caratteristiche chimiche e nutritive”.
La trasparenza, dunque, non è un semplice fattore estetico e di design legato all’antico lusso veneziano, il cui immaginario si lega irrimediabilmente alla sapienza artigiana della produzione del vetro, è soprattutto una forma mentis, una concezione di lealtà nei confronti del consumatore che nasce dal concept stesso di Forneria e continua lungo tutto l’arco produttivo.
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Fonte e foto:
“Forneria Veneziana” di Laura Carullo, Laboratorio di design della comunicazione 1 A.A 2017-2018